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Moreno Montanari

Moreno Montanari è analista filosofo, docente della Scuola in abof di Philo, dottore di ricerca in filosofia e saggista.

È autore di diversi libri nei quali integra le prospettive della filosofia occidentale e di quella orientale, con i diversi approcci della psicoanalisi e con le tradizioni spirituali ripensate in chiave laica, tra i quali ricordiamo Rinascere a questa vita.

Perché la resilienza non basta, Moretti & Vitali, 2021, Il Tao di Nietzsche, Mursia, 2018, Gli equivoci dell’amore, Mursia, 2015, Vivere la filosofia, Mursia, 2013, La filosofia come cura, Mursia, 2007, Hadot e Foucault nello specchio dei greci, Mimesis, 2010, Con Sara Oliva Boch ha curato il libro collettaneo, Verrà la pace e avrà i tuoi occhi. Piccolo vademecum per la pace, Anima Mundi, 2022. Di imminente uscita Rianimare il possibile. Analisi filosofica e potenzialità della vita, Moretti & Vitali. Collabora con la Rivista di Psicologia analitica nuova serie, con le pagine culturali nazionali de La Repubblica e con la rivista online Doppiozero.

Vive e lavora a Milano.


19 ottobre 2024

Per il ciclo Rêverie: Nicolas Giacomelli, pianoforte

Conversazione con Moreno Montanari
Letture a cura del Centro Teatro Attivo
Programma:
Johannes Brahms: Fantasien op.116
Gabriel Fauré: Tema e Variazioni op.73
Nikolaj Karlovič Medtner: Sonata Reminiscenza op.38 n.1
Alexandr Nikolaevič Skrjabin: Sonata n.5 op. 53

Gabriel Fauré scrive una lettera al suo amico Paul Poujaud nel 1885 in cui afferma: “…credo che un musicista davvero dotato faccia musica senza la maschera della nazionalità…” Si scorge con questa frase la sua poetica simbolista con implicazioni metafisiche che varcano i confini nazionalistici per approdare nelle profondità di paesaggi interiori in cui risuonano accordi prismatici con altri autori delle musiche in programma: Brahms nella sua dimensione crepuscolare dei Fantasien, Skrjabin che allude alle forze dell’inconscio e Medtner con la sonata Reminiscenza evoca abissi in cui fluttuano melodie torrenziali in accordo con quello che Carl Gustav Jung chiama lo spirito del profondo:”…Ho imparato che oltre allo spirito di questo tempo, è all’opera anche un altro spirito, e cioè quello che governa la profondità di ogni presente…” “…Lo spirito del profondo mi ha tolto la ragione e tutte le mie conoscenze, per porle al servizio dell’inesplicabile e del paradossale. Mi ha privato del linguaggio e della scrittura per tutto ciò che non stava al servizio di quest’unica cosa, ossia dell’intima fusione di senso e controsenso che produce il senso superiore”.

Un programma tra riflessioni e musica con Moreno Montanari, filosofo e analista filosofo e Nicolas Giacomelli, pianista e compositore.