carnelli

Alessandro Maria Carnelli ed Ensemble Progetto Pierrot

Alessandro Maria Carnelli ha diretto più volte al Musikverein di Vienna, a Milano (Sala Verdi, Teatro Dal Verme, Palazzina Liberty) e ha diretto l’Ensemble del Teatro Regio di Torino; ha collaborato più volte con l’Orchestra da camera di Mantova ed è ospite fisso del festival Trame Sonore di Mantova. Suoi concerti sono stati trasmessi su Sky Classica.

Ha inciso un cd su Verklärte Nacht di Schönberg con l’Orchestra da Camera di Mantova (‘migliore cd del mese’ sulla rivista Amadeus e definito ‘una registrazione splendida, inventiva, entusiasmante’). Sempre a Mantova ha registrato il suo secondo cd: ”A Symphony and its Consequences” (sinfonie di Haydn, Vanhal e Mozart) che come il primo ha riscosso successi a livello internazionale.

Ha creato con Cristina Corrieri l’Ensemble Progetto Pierrot con cui ha presentato in Italia e Germania Pierrot lunaire di Schönberg, realizzato in forma scenica, come spettacolo di teatro d’ombre e come progetto multimediale (IED Istituto Europeo di Design – Triennale di Milano). Con l’ensemble ha presentato in concerto e poi inciso un programma dedicato al mondo del Wunderhorn di Mahler, con proprie trascrizioni per ensemble, accolto dalla critica come ‘un’opera d’arte’, ‘splendido’ e ‘un ascolto magnifico’.

È autore delle monografie su Musorgskij, Čajkovskij, Schönberg e Šostakovič pubblicate da Skira – Il corriere della sera, e di Il labirinto e l’intrico dei viottoli, una monografia su Verklärte Nacht di Schönberg, definita ‘ammirevole’ da Quirino Principe su Il Sole 24Ore e ‘bellissima’ sulla rivista Amadeus, e tradotta in tedesco.

Ens.Prog.Pierrot-foto Stefano Bottesi


venerdì 4 ottobre 2024

Gustav Mahler – Sesta Sinfonia in una nuova versione per ensemble
Ensemble progetto Pierrot
Elia Mariani violino, Michela Frediani viola, Anna Freschi violoncello, Marco Rainelli flauto, Letizia Zoppis clarinetto, Gian Luca Rovelli pianoforte, Debora Conti percussioni
Conversazione con Carlo Serra e Alessandro Maria Carnelli.

Nella Mitteleuropa dei primi del Novecento era nata l’abitudine di trascrivere per ensemble pezzi sinfonici recenti che venivano accolti dal pubblico e dalla critica in modi estremamente contrastati.
La trascrizione permetteva un lavoro di studio da parte di chi trascriveva ed era un’occasione per diffondere la nuova musica al di fuori dei circoli ufficiali.

Alessandro Maria Carnelli, direttore e musicologo, insoddisfatto della versione per ensemble della Sesta Sinfonia di Mahler attualmente disponibile, ha realizzato una propria versione partendo dall’esperienza di un precedente programma dedicato al Wunderhorn di Mahler stesso, presentato in una serie di concerti e testimoniato da una recente incisione discografica già molto apprezzata a livello internazionale.
L’idea di base è quella di recuperare lo spirito cameristico della musica di Mahler e il suo essere in bilico tra quel mondo di orchestrine che suonavano nei parchi e alle terme, e l’ormai prossima nascita del tipico ensemble per la musica d’avanguardia che proprio a Vienna sarebbe nato con Schönberg.