Caroline Wenborne
Il soprano australiano Caroline Wenborne è solista all’Opera di Stato di Vienna dal 2007, sia come membro dell’ensemble che come artista ospite. Le sue interpretazioni acclamate dalla critica includono i ruoli dell’eroina mozartiana di Donna Anna (Don Giovanni), Vitellia (La clemenza di Tito) e Fiordiligi (Così fan tutte). È apparsa anche in molte nuove produzioni, tra cui Gutrune in Götterdämmerung, Emma in Kovancina, Mascha/Chloe in Pique Dame e Lucile in Dantons Tod. Ha cantato le Vier letzte Lieder di Richard Strauss nella produzione di Meistersignaturen del Balletto di Stato di Vienna, sempre sul palco dell’Opera di Stato di Vienna. Nel 2019, ha celebrato il debutto viennese – e il momento culminante della sua carriera – tornando all’Opera di Stato di Vienna come artista ospite nel ruolo di Amelia in Simon Boccanegra, con grande successo di pubblico e stampa.
Altre apparizioni come ospite l’hanno portata al Bayreuther Festspiele (2016-18) dove ha debuttato come Freia e Gerhilde, alla Wiener Volksoper come Fiordiligi in una nuova produzione di Cosi fan tutte, Tokyo Bunka Kaikan, Oper Burg Gars e alla Victorian Opera, Melbourne nel ruolo di Donna Anna. Più recentemente, Caroline ha fatto il suo debutto al Nationaltheater Mannheim in una nuova produzione di Albert Herring nel ruolo di Lady Billows.
I prossimi impegni includono il suo debutto italiano alla Scala di Milano nel ruolo di Marianne Leitmetzerin nella produzione di Harry Kupfer di Der Rosenkavalier, diretta da Kiril Petrenko.
Come artista concertista ricercata, ha cantato in luoghi rinomati come il Musikverein di Vienna, il Konzerthaus di Vienna, l’European Music Open Festival Oradea, la Sala dei concerti di Atene, lo Shanghai Oriental Arts Center, il Seoul Arts Center, il National Concert Hall Taipei, il Kaohsiung City Culture Center, l’Esplanade Singapore e l’Abu Dhabi Emirates Palace con il Bayreuther Festspiele. Più recentemente, ha eseguito il Requiem di Verdi al Konzerthaus di Vienna e i Vier letzte Lieder di Strauss nella Sala d’Oro del Musikverein di Vienna.
Caroline ha lavorato con molti importanti direttori d’orchestra tra cui Seiji Ozawa, Adam Fischer, Donald Runnicles, Franz Welser-Möst, Ivor Bolton, Peter Schneider, Marco Armiliato, Simone Young, Jeffrey Tate, Sir Simon Rattle, Semyon Bychkov e Christian Thielemann. Può essere ascoltata nel ruolo di Gutrune nella registrazione integrale del Ciclo del Ring di Wagner all’Opera di Stato di Vienna, diretta da Christian Thielemann per la Deutsche Grammophon.
Caroline Wenborne ha vinto numerosi concorsi internazionali di canto, tra cui l’Opera Foundation Australia – German Operatic Award, che l’ha portata allo Young Artists Studio dell’Opera di Colonia per la stagione 2005/06. Nel 2007 ha vinto l’Opera Foundation Australia – Vienna State Opera Award, che le ha aperto la strada per unirsi all’ensemble dell’Opera di Stato di Vienna. Nello stesso anno le è stata assegnata la prestigiosa medaglia Eberhard Wächter in Austria.
Caroline si esibisce regolarmente come solista con il Wiener Graben Ensemble, un gruppo di musica da camera formato con membri dell’Orchestra Filarmonica di Vienna. Le loro esibizioni hanno incluso il MuTh (Konzertsaal der Wiener Sängerknaben), il Ballo della Filarmonica di Vienna, il festival musicale annuale a Golling, in Austria, e l’Opera di Stato di Vienna come parte della serie di musica da camera della Filarmonica di Vienna.
Dare voce a Ricordi – concerto liederistico
Caroline Wenborne soprano, Silvia Lomazzi pianoforte
Conversazione con Aldo Finzi, Pierluigi Ledda, Silvia Lomazzie e Luca Ciammarughi.
Letture a cura di Annina Pedrini.
Programma:
Caroline Wenborne, soprano
Silvia Lomazzi, pianoforte
Giacomo Puccini:
Foglio d’album
per pianoforte
4 composizioni vocali da camera:
Sole e amore, Avanti Urania!, E l’uccellino, Morire
per soprano e pianoforte
Aldo Finzi:
Pavana
per pianoforte
Barque d’or, Serenata
per soprano e pianoforte
Richard Strauss:
Stimmungsbilder op.9
per pianoforte
4 Lieder op.27
per soprano e pianoforte
Dare voce a Ricordi è un programma cameristico che si addentra nella dimensione intimista dei massimi compositori operistici a cavallo tra ‘800 e ‘900: Puccini e Strauss, accomunati da uno sguardo genialmente autonomo dagli orizzonti culturali della loro epoca; come scrive Glenn Gould per Richard Strauss :” L’uomo può creare una propria sintesi del tempo, senza essere vincolato dai modelli che il tempo gli impone”; affermazione che anche Giacomo Puccini avrebbe potuto condividere, grande estimatore di Richard Strauss e artista poliedrico, cuspide tra la curiosità per nuovi linguaggi e insieme ancorato ad un’estetica del passato.
I brani in programma includono anche composizioni da camera di Aldo Finzi, musicista che ventiquattrenne nel 1921 inizia ad essere pubblicato, così come Giacomo Puccini, da Casa Ricordi, ma che con le leggi razziali del 1938 sparisce dalla scena musicale per essere poi riscoperto dopo la sua morte, anche grazie a suo nipote, l’Avvocato Aldo Massimo Finzi che insieme a Pierluigi Ledda, direttore dell’Archivio Ricordi, Luca Ciammarughi e Silvia Lomazzi dialogherà prima del concerto, per condividere i suoi ricordi.