pierluigi-ledda Ph.: Laura M. Howald

Pierluigi Ledda

Manager culturale e collezionista musicale, vive e lavora a Milano.

Dal 2011 è il direttore generale dell’Archivio Storico Ricordi per il quale ha messo in atto una strategia improntata alla digitalizzazione del patrimonio musicale per la libera consultazione attraverso la Collezione Digitale online, alla creazione di un network internazionale con istituzioni culturali e scientifiche, al riuso artistico del patrimonio. Dal 2018 è curatore della serie di conversazioni “The Music Folder”.

Parallelamente alla sua attività in Ricordi, insegna nel master in Editoria e produzione musicale dello IULM di Milano. Ha curato negli anni convegni sugli archivi sonori e eventi musicali.


3 ottobre 2024

Dare voce a Ricordi – concerto liederistico
Caroline Wenborne soprano, Silvia Lomazzi pianoforte
Conversazione con Aldo Finzi, Pierluigi Ledda, Silvia Lomazzie e Luca Ciammarughi.
Letture a cura di Annina Pedrini.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Via Brera 28, 20121 Milano

Programma:
Caroline Wenborne, soprano
Silvia Lomazzi, pianoforte

Giacomo Puccini:
Foglio d’album
per pianoforte
4 composizioni vocali da camera:
Sole e amore, Avanti Urania!, E l’uccellino, Morire
per soprano e pianoforte

Aldo Finzi:
Pavana
per pianoforte
Barque d’or, Serenata
per soprano e pianoforte

Richard Strauss:
Stimmungsbilder op.9
per pianoforte
4 Lieder op.27
per soprano e pianoforte

Dare voce a Ricordi è un programma cameristico che si addentra nella dimensione intimista dei massimi compositori operistici a cavallo tra ‘800 e ‘900: Puccini e Strauss, accomunati da uno sguardo genialmente autonomo dagli orizzonti culturali della loro epoca; come scrive Glenn Gould per Richard Strauss :” L’uomo può creare una propria sintesi del tempo, senza essere vincolato dai modelli che il tempo gli impone”; affermazione che anche Giacomo Puccini avrebbe potuto condividere, grande estimatore di Richard Strauss e artista poliedrico, cuspide tra la curiosità per nuovi linguaggi e insieme ancorato ad un’estetica del passato.

I brani in programma includono anche composizioni da camera di Aldo Finzi, musicista che ventiquattrenne nel 1921 inizia ad essere pubblicato, così come Giacomo Puccini, da Casa Ricordi, ma che con le leggi razziali del 1938 sparisce dalla scena musicale per essere poi riscoperto dopo la sua morte, anche grazie a suo nipote, l’Avvocato Aldo Massimo Finzi che insieme a Pierluigi Ledda, direttore dell’Archivio Ricordi, Luca Ciammarughi e Silvia Lomazzi dialogherà prima del concerto, per condividere i suoi ricordi.